Il processo per ottenere un chimigramma è diviso in tre fasi chimiche:
-lo sviluppo permette di osservare visivamente l'effetto di annerimento prodotto dalla luce sui sali d'argento (sostanza fotosensibile), questo processo accelera la riduzione del sale d'argento in metallico.
-l'arresto è un processo automatico che avviene sulla carta fotografica e la annerisce perché i sali d'argento presenti sulla carta si riducono in argento metallico.
-il fissaggio scioglie i sali d'argento esposti alla luce dall'azione dello sviluppo impedendone l'annerimento rendendo l'immagine inalterabile.
Per riprodurre questa reazione chimica abbiamo portato in classe due vaschette (una contenente lo sviluppo, l'altra il fissaggio) e della carta fotografica, abbiamo immerso la carta nello sviluppo che rende l'immagine visibile, riducendo l'alogenuro di argento esposto in argento metallico, viene poi immersa in un bagno d'arresto che termina l'azione del rilevatore. Dopo aver eliminato tutti i residui di rilevatore dalla carta, per non contaminare il fissante, si passa al fissaggio che rende l'immagine permanente e resistente alla luce, infine si lascia la carta a riposare in attesa che la propria immagine venga risaltata con un'impronta nera su sfondo bianco.
Facendo il procedimento inverso si ottiene invece un'immagine bianca su sfondo nero.
Questo lavoro mi ha permesso di capire che per ottenere un'immagine fotografica non serva necessariamente una macchina fotografica ma basta una reazione chimica per riprodurre la cattura della luce che crea una foto.
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